“È importante ricordare quella storica giornata – afferma l’assessore al territorio della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari –, perché attraverso la Convenzione, recepita nella legislazione nazionale e regionale, è stato modificato profondamente in questi anni l’approccio disciplinare in materia di paesaggio, interessando vaste attività, quali: la lettura del paesaggio, le metodologie di indagine, le azioni di sensibilizzazione e di valorizzazione, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali, il diritto del paesaggio, il suo governo, la progettazione e la pianificazione”.

Per l’assessore va ricordata in particolare la necessità, espressa nella Convenzione, di riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto "componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità".

“È proprio partendo da quei principi – prosegue Corazzari – che la Regione del Veneto ha istituito, nel 2011, l’Osservatorio regionale per il paesaggio, con lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione, la riqualificazione dei paesaggi del Veneto e di integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione territoriale, urbanistica e di settore e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un’incidenza diretta o indiretta sul paesaggio. L'osservatorio, quindi, informando la propria attività ai principi della Convenzione, estende la propria attività a tutto il territorio regionale, agli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Si occupa sia dei paesaggi che possono essere considerati eccezionali, che dei paesaggi della vita quotidiana con particolare attenzione ai paesaggi degradati”.

“Il tema di quest’anno – continua l’assessore –, comune a tutte le attività messe in campo dall’Osservatorio regionale, non poteva che essere quello della Convenzione europea del Paesaggio a vent’anni dalla sua sottoscrizione”.

Le attività previste, in parte già realizzate nelle scorse settimane, sono numerose e spaziano dalla formazione dei tecnici, degli insegnanti e degli amministratori pubblici, alla sensibilizzazione di un pubblico più vasto, attraverso l'organizzazione di un convegno (in modalità webinar) dedicato a questo tema che si svolgerà nei prossimi 29, 30 e 31 ottobre.

Con il Convegno l’Osservatorio, insieme all'Università Ca’ Foscari di Venezia e alle altre Università del Veneto, ha inteso promuovere una riflessione multidisciplinare sull’attualità della Convenzione, interrogandosi su come questa abbia modificato l’approccio al paesaggio da parte delle varie discipline che concorrono a definire le azioni e attività sul paesaggio.

“Inoltre – aggiunge l’assessore –, il bilancio dei trascorsi vent'anni sarà anche un’opportunità di discussione sui futuri possibili e sulle capacità di integrare in maniera consapevole la dimensione storico-culturale del paesaggio. L’impegno della Regione del Veneto prosegue inoltre, attraverso il rafforzamento della Rete degli Osservatori locali per il paesaggio, nati per consentire all’Osservatorio regionale di estendere la propria attività a tutto il territorio veneto, dare un’adeguata risposta alle istanze provenienti dalle realtà locali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela e valorizzazione del paesaggio per l’intera Regione. La Rete risulta composta, esperienza unica in Italia, dall’Osservatorio regionale e dagli Osservatori locali che si riconoscono nei principi in materia di paesaggio stabiliti dalla Convenzione europea e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Ecco quindi come, attraverso la pluralità di azioni messe in atto dalla Regione del Veneto, intendiamo dare concreta attuazione ai principi enunciati dalla Convenzione Europea del Paesaggio”.

 

Fonte Ufficio stampa Regione del Veneto

 

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Data

19/10/2020