GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI

http://daticultura.regione.veneto.it/data/veneto/cbcv/museum/10242 <http://daticultura.regione.veneto.it/onto/veneto/cbcv/Museo>

SI 

The Galleries of Palazzo Leoni Montanari in Vicenza, together with the Galleries of Palazzo Zevallos Stigliano in Naples and the Galleries of Piazza Scala in Milan, constitute the Gallerie d’Italia, a network of museum centres belonging to Intesa Sanpaolo created in order to house and share with the public the Group's art collections.

The story of Palazzo Leoni Montanari begins just after the mid-XVII century, when Giovanni Leoni Montanari built this prestigious house on the site of earlier buildings belonging to the Montanari family. There is no certain information concerning the construction, which lasted for several decades: it is thought that Carlo Borella, student of Antonio Pizzocaro, was responsible for the initial work. Regardless of the names, the result is a sumptuous baroque residence characterised by an exuberant decoration inspired by the marvelous; many artists were involved in the reliefs and in painted decorations. After alterations to adapt the spaces to museum requirements, Banca Intesa – now Intesa Sanpaolo – inaugurated the Gallerie di Palazzo Leoni Montanari in 1999.

The collection of Attic and Magna Graecian ceramics includes more than five hundred items from the necropolis of Ruvo di Puglia. The vases, which offer a valuable example of the culture and art of Magna Graecia, were produced between the sixth and the third centuries BCE in Puglia and Lucania, or were imported from Athens. These vases were not only practical objects, but also had a symbolic and artistic value represented by mythological or daily-life scenes painted in black- or red-figure. Two rooms of the palazzo’s piano nobile have been set aside for a rotating selection of groups of vases, part of the initiative called The Time of Antiquity aiming to illustrate the most significant moments in the life and culture of the Greek and Magna Graecian world of the fifth and fourth centuries BCE.

The collection of eighteenth-century painting in the Veneto finds a perfect setting in three rooms of the piano nobile and offers an overview of all the pictorial genres that placed Venice and its school at the centre of the eighteenth-century international art scene. The display begins with the “Longhi group”, a body of fourteen paintings by Pietro Longhi and his followers, which in terms of breadth is as rich as the groups in Venice’s Ca’ Rezzonico and Querini Stampalia. Views and capriccios by Canaletto, Luca Carlevarijs, Francesco Zuccarelli capture different images of eighteenth-century Venice and other cities in northern Italy. This section is brought to a close with a room dedicated to history painting and portraiture, including an oil sketch by Giambattista Tiepolo.

The collection of Russian icons – one of the most important in the West – displayed on the top floor of the Gallerie is remarkable for three important reasons: its impressive chronological range, from the Middle Ages to the modern era; the great variety of schools represented, which include such major art centres as Moscow, Novgorod, Pskov, Tver, and Vladimir, as well as a number of provincial schools from central and northern Russia; finally, the pride of place accorded to the panels executed at the turn of the eighteenth and nineteenth centuries, after the reforms implemented by the Russian tsar Peter the Great. The Gallerie, “home” to these icons, play a fundamental role in raising the general public’s awareness of Russian culture, also making use of an adjacent study centre.

Image gallery

 

Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza insieme alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli e alle Gallerie di Piazza Scala a Milano formano le “Gallerie d’Italia”, la rete dei poli museali di Intesa Sanpaolo presenti nel territorio nazionale che accolgono ed espongono le collezioni d'arte appartenenti al Gruppo.

La storia di Palazzo Leoni Montanari ha inizio poco oltre la metà del Seicento, quando Giovanni Leoni Montanari fece erigere questa prestigiosa dimora in luogo delle preesistenti fabbriche appartenenti ai Montanari. Non vi sono notizie certe circa gli artefici della costruzione, durata diversi decenni: per la prima fase edilizia è stato fatto il nome di Carlo Borella, già allievo di Antonio Pizzocaro. Il risultato è una sontuosa residenza barocca, caratterizzata da un ricco apparato decorativo modulato sul meraviglioso. Nel 1908 il palazzo venne acquisito dalla Banca Cattolica di Vicenza; passato al Banco Ambrosiano Veneto di cui fu sede di rappresentanza, il Palazzo venne infine trasformato in sede espositiva per volere di Banca Intesa (oggi Intesa Sanpaolo) nel 1999.

La collezione di ceramiche attiche e magnogreche è composta da oltre cinquecento reperti provenienti dalla necropoli di Ruvo di Puglia. I vasi, preziosa testimonianza della cultura e dell’arte della Grecia d’Occidente, furono prodotti tra il VI e il III secolo a.C. in Puglia e in Lucania o importati da Atene. All’utilità pratica si somma il valore simbolico e artistico rappresentato dalle scene mitologiche e quotidiane dipinte a figure nere o rosse ceramiche. In due sale al piano nobile del Palazzo vengono presentati a rotazione nuclei di vasi selezionati dalla raccolta, nell’ambito dell’iniziativa Il Tempo dell’Antico. Il progetto si articola in una serie di allestimenti costruiti attorno a un tema suggerito dalle pitture vascolari, che mirano a illustrare i momenti più significativi della vita e della cultura del mondo greco e magnogreco tra V e IV secolo a.C.

La collezione di pittura veneta del Settecento, che trova la sua naturale cornice in tre sale al piano nobile del palazzo, illustra tutti i generi pittorici che nel XVIII secolo posero Venezia e la sua scuola al centro della scena artistica internazionale. Il percorso si apre con il “gruppo Longhi”, 14 dipinti di Pietro Longhi e seguaci, che per ampiezza si affianca alle raccolte dei musei veneziani di Ca’ Rezzonico e Querini Stampalia. Vedute e capricci di Canaletto, Luca Carlevarijs, Francesco Guardi, Francesco Zuccarelli, restituiscono l’immagine della Venezia settecentesca e di altre città dell’Italia settentrionale. Chiude idealmente il percorso una sala dedicata alla pittura di storia e di ritratto, in cui è inserito un bozzetto a olio di Giambattista Tiepolo.

La collezione di icone russe, tra le più importanti in Occidente, è esposta al piano alto delle Gallerie. La raccolta si distingue per tre aspetti molto significativi: l’ampio arco cronologico, dal Medioevo all’età moderna; la grande varietà di scuole rappresentate (accanto ai centri artistici più noti come Mosca, Novgorod, Pskov, Tver’ e Vladimir, sono documentate le aree provinciali della Russia centrale e settentrionale); infine, il largo spazio dato alle tavole realizzate nel XVIII e XIX secolo, ossia nel periodo successivo alle riforme dello zar Pietro il Grande. Le Gallerie, casa delle icone, svolgono un’opera fondamentale di divulgazione della cultura russa, avvalendosi anche di un annesso centro di studi.

Galleria immagini

 
10242 
5,00 EURO INTERO ¿ 3 EURO RIDOTTO - GRATUITO LA PRIMA DOMENICA DI OGNI MESE  
GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI 
GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI 

data from the linked data cloud