CASA MUSEO GIACOMO MATTEOTTI MONUMENTO NAZIONALE
http://daticultura.regione.veneto.it/data/veneto/cbcv/museum/11362 <http://daticultura.regione.veneto.it/onto/veneto/cbcv/Museo>
The Giacomo Matteotti House Museum was set up under Law 255/2004 and has been nominated as an important cultural location ( according to art.10, comma 3 letter d of the Cultural Heritage Code) in that it maintains elements of the daily family life of one of the protagonists of 20th century history. According to Bill n 213 of 20 december 2017 the House-Museum has been assigned the status of national monument, because of its exceptional historical and political importance.
Giacomo Matteotti lived in this house, and after his death it continued to be the family home for his mother Isabella Garzarolo, his widow Velia Titta and his children Giancarlo, Matteo and Isabella. It was renovated according to the previously mentioned law 225/2004, and it was left by the children to the Accademia dei Concordi, while it is managed by the Fratta town council, according to an agreement between the owners and the town council drawn up on 26/6/2010. It was opened to the public in 2012. The town council deliberated on 13/6/ 2006 that there should be an advisory scientific committee to manage it, and on 21/3//2012 that there should be a set of regulations, including a Director. All these jobs are done by volunteers.
The architecture is that of a country villa: a large central hall, with rooms leading off from both sides and the staircase between floors. The three floors of the building are defined by the rectangular or octagonal windows on each side and each floor, including the second-attic floor. Stone is used in the facade, to outline the rounded arch door on the ground floor and the one on the first floor, which opens onto a small balcony. Stone has also been used on the window sills of the north and south facades.
Giacomo lived in this house with his parents, his wife Velia Titta ( 1890-1938) who he married in civil ceremony in 1916, and with their children: Giancarlo ( 1918-2006), Matteo ( 1921-2000) who were both social-democratic politicians, and Isabella (1922-1994). Matteotti's body was laid out in the main room of the ground floor, after his coffin was brought by train at dawn on 21 August 1924, and the funeral procession left from here for the burial in the local cemetery.
The Museum-House is where the annual ceremony is held to commemorate the murder of Giacomo Matteotti. It also houses a exhibition of photographs and documents ( in digital version too) concerning the life and tragic death of the politician. There are also conferences held there, revolving around this protagonist of the early 20th century, a paladin of democracy, freedom of thought and social justice
La Casa-Museo Giacomo Matteotti è stata istituita nel 2004 ed è riconosciuta di importante interesse culturale come luogo di memoria che mantiene inalterate le tracce originarie della vita quotidiana di un protagonista della storia del Novecento e della sua famiglia. Anche il parco, con il viale di accesso alla Casa-Museo, è vincolato per il suo valore memoriale di paesaggio rurale.
La successiva legge 20 dicembre 2017, n. 213 la riconosce monumento nazionale per l’alto valore storico-politico che riveste.
In questa casa, Giacomo vive con i genitori, la moglie Velia Titta (1890-1938) sposata con rito civile a Roma nel 1916 e con i figli nati dalla loro unione, Giancarlo (1918-2006), Matteo (1921-2000), entrambi politici nelle file del socialismo democratico, ed Isabella (1922-1994). L’immobile figura già nel Catastico veneto (1775) e Girolamo Matteotti, padre di Giacomo, ne diventa unico proprietario nel 1895. Si può datare ai primi decenni del Novecento l’ampliamento dell’edificio stesso a ovest con la loggia costituita da pilastri in calcestruzzo, usata per deposito di attrezzi (ora ingresso alla Casa-Museo), e con la costruzione di una terrazza con balaustra decorata, sempre in calcestruzzo, al primo piano. La villa e il giardino sono recintati da una mura dove si trovano gli ingressi pedonale e carraio.Le caratteristiche architettoniche sono quelle di una villa di campagna: organizzazione tripartita degli ambienti, costituita dal salone centrale, dalle stanze ubicate nelle ali laterali e dal vano scala di collegamento tra i piani.
Nel salone centrale al pianterreno fu allestita la camera ardente di Giacomo Matteotti, dopo l’arrivo in treno della sua bara alle prime luci dell’alba del 21 agosto 1924 e da qui è partito il corteo funebre fino al cimitero locale, dove è stato sepolto.
Oggi la Casa è di proprietà dell’Accademia dei Concordi di Rovigo per legato testamentario dei figli di Giacomo: Giancarlo, Matteo e Isabella, mentre la gestione, in base ad una convenzione stipulata con l’ente proprietario, spetta al Comune di Fratta Polesine che l’ha aperta al pubblico nel 2012.
La Casa-Museo è sede dell’annuale cerimonia di commemorazione dell’assassinio di Giacomo Matteotti e di diverse manifestazioni pubbliche promosse dal Comitato scientifico presieduto dal prof. Gianpaolo Romanato ed atte ad approfondire la conoscenza di questo protagonista della storia italiana del primo Novecento, paladino della democrazia, della libertà di pensiero, della giustizia sociale.