SCUOLA GRANDE DI SANTA MARIA DEL CARMELO (VULGO CARMINI)
http://daticultura.regione.veneto.it/data/veneto/cbcv/museum/10502 <http://daticultura.regione.veneto.it/onto/veneto/cbcv/Museo>
The school of devotion and charity dedicated to Our Lady of Mt. Carmel gained its official recognition from the Council of X (Ten) on 22 September 1597, and was elevated to the status of Grand School in 1767. The confraternity built its present headquarters (designed by the architects Caustello and Longhena in the 17th century) beside the church belonging to the Carmelite monks. There the confraternity had its initial headquarters and an altar dedicated to the Virgin. The original antique furnishings inside the halls of the school have been entirely preserved. These consist of important oil paintings, rich stucco ceilings and original embroidered and carved wood.
The confraternity brothers held their assemblies to approve proposals made by the Grand Guardian in the Chapter Hall. The Grand Guardian was the most important representative of the school elected annually by the confraternity brothers together with the “Giunta.”
Giambattista Tiepolo painted nine incomparable ceiling canvases In the Chapter Hall between 1739 and 1749, decorating the angles with a series of paintings depicting the cardinal and theological virtues and other attributes of the Spirit. All of these images make reference to the Virgin Mary, with angels and cherubims bearing the scapular (the symbol of the devotion), along with the mariegola, the book containing the rules of the confraternity. In the centre of this great depiction we find the following narration: “The Apparition of Our Lady of Mt. Carmel to St. Simon Stock while she hands him the Scapular.” The rooms of the archive and of the hotel are also remarkable, where we find the masterpieces of G.B. Piazzetta (“Judith and Holofernes”) and of Padovanino (“The Assumption of the Virgin Mary”).
The aim of the school consisted in giving religious and economic support to the confraternity brothers, the distribution of alms to the poor and to the ill as well as taking part in their funerals, and the furnishing of dowries for girls either for their weddings or for their monastic professions. With the exception of the members of the nobility and of the religious, the confraternity brothers were lay persons and members of the society.
La scuola di devozione e di carità dedicata a S. Maria dei Carmini ottenne il riconoscimento ufficiale dal Consiglio dei X il 22 settembre 1597, e venne elevata a Grande nel 1767. La confraternita aveva costruito la sede attuale, progettata dal Caustello e dal Longhena, nel corso del XVII secolo accanto alla chiesa appartenuta ai monaci carmelitani, dove la Confraternita ebbe la propria sede iniziale e un proprio altare dedicato alla Vergine.
Le sale interne della Scuola hanno conservato per intero l’antico originale arredo, costituito da importanti dipinti ad olio, da ricchi soffitti in stucco e da originali dossali lignei intagliati.
Nella Sala del Capitolo, dove i confratelli si riunivano in assemblea per approvare le proposte avanzate dal Guardian Grande, il più importante rappresentante della scuola eletto annualmente dai confratelli assieme alla "Giunta", Giambattista Tiepolo dipinse tra il 1739 e il 1749 le nove incomparabili tele del soffitto raffiguranti ai vertici la serie delle Virtù teologali, cardinali e altri atteggiamenti dello spirito, tutte riferite alla Vergine, angeli e cherubini recanti lo scapolare, il simbolo della devozione, e la mariegola, che contiene le regole della confraternita; al centro il grande dipinto narra de “L'apparizione della Madonna del Carmelo a San Simone Stock mentre gli consegna lo scapolare”. Da segnalare inoltre nelle stanze dell’archivio e dell’albergo i capolavori di G.B. Piazzetta (“Giuditta e Oloferne”) e del Padovanino (“L’Assunzione della Vergine”).
La finalità della Scuola, i cui confratelli erano laici e appartenenti alla classe dei cittadini, con l'esclusione dei nobili e dei religiosi, consisteva nel dare sostegno religioso ed economico ai confratelli, nel dispensare elemosine ai poveri e ai malati e di concorrere ai loro funerali, nel fornire di dote le fanciulle per il matrimonio o per la monacazione.