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Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
Telefono: 041 2710270
Fax: 041 5205842
E-mail: fondo.cardazzo@cini.it
Sito Web: http://archivi.cini.it/cini-web/storiaarte/archive/IT-SDA-GUI001-000036/fondo-cardazzo.html
Accesso: I documenti conservati nel fondo sono consultabili su appuntamento, dietro presentazione di motivata richiesta scritta da inviare all’indirizzo e-mail: fondo.cardazzo@cini.it.
Responsabile: Luca Massimo Barbero
Sede: Il fondo archivistico è conservato presso la Fondazione Giorgio Cini, in un locale ad esso destinato della Nuova Manica Lunga, l’antico dormitorio dei padri benedettini progettato da Giovanni Buora, che oggi ospita la Biblioteca della Fondazione.
Nota storica: Carlo Cardazzo (Venezia, 1908 – Pavia 1963), intraprendente collezionista, mecenate, editore e gallerista, è una figura centrale del panorama culturale italiano e internazionale del XX secolo. A metà degli anni Trenta fonda a Venezia le Edizioni del Cavallino e nel 1942 apre l’omonima Galleria in Riva degli Schiavoni, con cui avvia un’intensa attività espositiva legata ai maestri del Novecento e ai nuovi percorsi dell’arte postbellica. Gli interni della galleria sono progettati da Carlo Scarpa, che curerà per Cardazzo anche l’allestimento della nuova sede in Frezzeria (1949) e il progetto del Padiglione del Libro inaugurato nel 1950 nei Giardini della Biennale come spazio espositivo dedicato al libro d’arte. Nel 1946 Cardazzo fonda la Galleria del Naviglio a Milano e nel 1955 la Galleria Selecta a Roma, con cui amplia i suoi rapporti nei principali centri del sistema dell’arte di quegli anni. Primo sostenitore dello Spazialismo e attento promotore delle ricerche di area informale con mostre dedicate ad artisti come Lucio Fontana, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Emilio Scanavino, Carlo Cardazzo è stato un pioniere nell’aprire scambi con il contesto artistico internazionale. Grazie a innovative strategie culturali e a una estesa rete di relazioni, ha organizzato esposizioni di numerosi protagonisti dell’arte internazionale – dalla prima mostra di Pollock in Italia in uno spazio privato, alle mostre di Matta, Jorn, Mathieu, Brauner e Dubuffet – e ha sostenuto gli artisti italiani all’estero, instaurando un importante dialogo in particolare con il collezionismo americano. Il fondo Cardazzo documenta in modo esaustivo l’attività della Galleria e delle Edizioni del Cavallino dalla fondazione agli anni Duemila e le strategie culturali di Carlo Cardazzo prima e del figlio Paolo poi. Paolo Cardazzo (Venezia, 1936-2011) assume la direzione del Cavallino nel 1966 insieme alla sorella Gabriella, subentrando allo zio Renato Cardazzo, che ne aveva portato avanti l’attività dal 1963. Attento alle nuove forme di espressione artistica, negli anni Settanta avvia un pionieristico programma di promozione della videoarte, facendo della Galleria del Cavallino uno dei più importanti centri di produzione in Italia.
Patrimonio: Il fondo comprende carteggi, note di lavoro, appunti, dattiloscritti, stampe fotografiche e negativi, attraverso cui è possibile rileggere la genesi dei progetti espositivi ed editoriali del Cavallino dagli anni Trenta al 2010. Un nucleo documentario riguarda la nascita della collezione di Carlo Cardazzo, che negli anni Trenta e Quaranta rappresentava una delle più importanti raccolte private italiane. Il fondo conserva inoltre la raccolta completa, in originale o in copia digitale, dei cataloghi delle mostre organizzate nelle gallerie fondate da Carlo Cardazzo (Cavallino, Naviglio e Selecta), un corpus di opere grafiche e una cospicua raccolta di pubblicazioni delle Edizioni del Cavallino. Del fondo fa parte anche la raccolta di fotografie e di schede tecniche delle opere di Bruno Saetti che sono confluite nella pubblicazione dei tre volumi del catalogo generale dell’artista, promosso dalla Galleria del Cavallino e dall’Associazione Bruno Saetti.
Strumenti di consultazione: È in corso il lavoro di catalogazione informatica del fondo, di cui è già disponibile un inventario parziale consultabile nella sezione Archivio digitale del sito della Fondazione Giorgio Cini (vedi link sopra).
Altre informazioni: Il fondo è stato depositato in comodato presso l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini dalle figlie di Paolo Cardazzo, Angelica e Barbara Cardazzo, all’inizio del 2016. Le Eredi Cardazzo hanno inoltre donato alla Fondazione un corpus di grafiche d’artista, una raccolta di libri, cataloghi e cartoline illustrate editi dal Cavallino e una raccolta di manifesti di mostre organizzate dalla galleria veneziana.
Bibliografia essenziale:
Ultimo aggiornamento: 14-08-2020