
Indirizzo: piazzetta Mutilati di guerra, 1 - 31044 Montebelluna (TV)
Telefono: 0423 22584
E-mail: anmigmbl@libero.it
Apertura: consultazione su appuntamento, nel rispetto della normativa sulla privacy, al termine dei lavori di riordino e inventariazione.
Responsabile: il Presidente della Sezione ANMIG
Sede: L’archivio è conservato al piano terra della Casa del Mutilato, sede dell’Associazione.
Nota storica: L’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra viene costituita a Milano il 29 aprile 1917, per tutelare gli interessi di chi aveva riportato invalidità e mutilazioni a seguito delle azioni belliche. Nel 1923 a seguito del riconoscimento pubblico, all’Associazione viene demandate la rappresentanza e la tutela dei mutilati e invalidi di guerra da parte del governo. Nel 1929 è eretta in ente morale di diritto pubblico.
Nel 1977 l'ANMIG viene soppressa come ente pubblico, continuando a esistere come ente morale con personalità giuridica di diritto privato. Dal 1979 assume le funzioni di rappresentanza e tutela nei confronti dei mutilati che precedentemente erano esercitate dall’ONIG - Opera nazionale per gli invalidi di guerra.
L’ANMIG ha la propria sede nazionale a Roma presso la Casa Madre ed è articolata capillarmente su tutto il territorio italiano in numerose sezioni presenti nelle maggiori città.
La sezione di Montebelluna, sorta il 30 novembre 2019, è una delle 15 sezioni venete ancora attive e comprende soci provenienti dai comuni di Montebelluna, Trevignano, Nervesa della Battaglia, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Pederobba, Crocetta del Montello, Cornuda, Caerano San Marco. L’attuale sede dell’Associazione “La casa del mutilato” è stata realizzata nei primi anni ’60 del Novecento per ospitare gli uffici del sodalizio. Presso la sede sezionale è stato portato anche l’archivio prima, almeno in parte, conservato presso il municipio di Montebelluna.
Patrimonio: comprende verbali delle assemblee sezionali e del consiglio direttivo, registri dei soci, rubriche e schedari alfabetici dei soci, documentazione amministrativa e contabile, fascicoli personali dei soci contenenti notizie sulle campagne di guerra e di prigionia, iter burocratici per il riconoscimento di malattie e mutilazioni subite in guerra, il godimento delle previdenze previste e di altre forme di protezione e assistenza anche a favore delle famiglie tramite il patrocinio dell’associazione. La documentazione più antica risale al 1919, anche se un’inventariazione dettagliata del patrimonio documentario potrà restituire contorni cronologici e di consistenza maggiormente precisi.
Strumenti per la ricerca: È volontà della Sezione realizzare un progetto di riordino e l’inventariazione complessivo del fondo archivistico.
Bibliografia: