Dino Buzzati

Dino Buzzati (San Pellegrino di Belluno, 16 ottobre 1906 – Milano, 28 gennaio 1972)

In un certo senso Buzzati era in anticipo sui tempi: lo si può definire adesso uno scrittore "postmoderno", un termine che indica la fine delle ipoteche ideologiche sulla cultura e la riconquista di una nuova libertà espressiva. 

Il fondamento antropologico della sua opera è il senso drammatico della responsabilità della persona.

Buzzati ha indirettamente aggredito lo storicismo rimescolando il tempo in molte sue pagine, creando un tempo indistinto e tuttavia compresente per la potenza della resa narrativa. Uno studioso francese, Robert Baudry, ha osservato: «L'arte di Buzzati non è una creazione dal nulla, l'invenzione totale di racconti radicalmente nuovi, ma il prolungamento, cosciente o no, dei miti che hanno sempre nutrito l'immaginazione umana, soprattutto in Italia, terra tradizionale dell'antichità in cui essa affonda le proprie radici». È curioso notare che di fronte ai critici italiani impacciati nel collocare Buzzati e alla ricerca di echi stranieri, uno studioso straniero ripropone invece, alla radice, l'italianità dello scrittore. 

Attraverso l'immaginazione creatrice e l'intuizione dell'invisibile, Buzzati indica i sentieri della libertà spirituale sui quali si può recuperare una sufficiente ampiezza dell'essere, contro gli impulsi riduttivi della modernità in declino. 

I grandi temi della narrativa di Buzzati: la paura del tempo, che credevamo di dominare con l'artificio delle lancette e dei calendari, mentre è un'immensità che ci insegue e ci dà scacco in ogni istante; il senso di solitudine di fronte alla vastità e all'inaccessibilità del cosmo; l'attesa di qualcosa che rompa l'incanto della mediocrità cui ci sentiamo fissati; l'impressione di un destino più forte di noi, se tanto ci affanniamo e poi scopriamo quanto siamo modesti rispetto alle nostre presunzioni; l'inquietudine per questa pochezza esistenziale; ma anche la spinta - per analogia con la verticalità della montagna - all'elevazione, all'amore, alla speranza, al compimento.

Da Introduzione di Fausto Gianfranceschin in Dino Buzzati, "Paura alla scala", Milano, Mondadori, 1984, ristampa 2019. 


La casa natale 

Dino Buzzati è nato a Belluno in Villa Buzzati Traverso, il 16 ottobre del 1906. 
Era il fratello di mia nonna materna Nina Buzzati; noi nipoti della nonna e discendenti di famiglia viviamo tutt’ora la villa alle porte di Belluno.
Insieme a mia sorella Antonella Morassutti, attrice, e a nostra mamma Lalla Ramazzotti, nipote di Dino, abbiamo fondato nel 2006 l’Associazione Culturale Villa Buzzati San Pellegrino- Il granaio, per valorizzare la casa natale di Dino Buzzati, promuovere la sua opera e divulgare il legame che l’autore aveva con questo luogo e con il territorio della Val Belluna e delle Dolomiti.
Ogni estate Buzzati tornava alla sua casa natale, amava trascorrere qui il mese di settembre, frequentava le montagne bellunesi in compagnia di amici, arrampicava sulle Dolomiti con nostra mamma e passeggiava per i boschi. Da qui, a volte, inviava articoli al Corriere della Sera, o intratteneva tutti a tavola con interessanti conversazioni sui fatti di cronaca, o semplicemente scherzava con noi pronipoti allora bambini.
Qui, sue testuali parole, è nata la sua poesia, “Da queste erbe, cespugli, alberi, fossati, viottoli, muri, stanze, corridoi, scale, libri, mobili, fienili, solai, ho ricevuto le prime poesie...” (Dino Buzzati).
Il valore immenso di questo luogo, così ricco di storia e di storie, continua nel tempo attraverso il vivere quotidiano di tutti noi che lo rendiamo vivo nel tempo presente, cioè attuale.
Solo e in ragione del fatto di viverlo… mantenendo, coltivando, seminando, raccogliendo, raccontando, consumando, restaurando e restituendo a tutti quelli che vorranno conoscerlo e a chi verrà dopo di noi.  

Valentina Morassutti
Presidente Associazione Culturale Villa Buzzati San Pellegrino - Il granaio


L’Associazione Culturale organizza dal 2006 eventi culturali in villa e il Festival Giardino Buzzati, oltre a promuovere cultura sul territorio, formando rete tra soggetti preposti, associazioni e istituzioni. La villa fa parte del Progetto Regionale Ville Venete per le Scuole con visite e percorsi didattici per scuole di ogni ordine e grado, su prenotazione, da aprile a ottobre. La villa è inoltre visitabile da aprile a ottobre la prima domenica del mese su prenotazione con visite guidate, anche per gruppi.

Associazione Culturale Villa Buzzati San Pellegrino - Il granaio
mail valentinamorassutti@gmail.com 
web www.villabuzzati.com
FB @associazioneculturalevillabuzzati


BIOGRAFIA

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Ultimo aggiornamento: 28-12-2023