BiblioTour – Badia Polesine RO, Villa Valente Crocco

La villa viene edificata nel XVIII secolo, come testimoniano lo stile della facciata e dalla disposizione interna, tipici dell’epoca.

La sua presenza risulta già censita nel primo Catasto Napoleonico del 1825 mentre il successivo Catasto Austriaco del 1875 riporta l’ampliamento della costruzione fino al 1910 quando il catasto segnala quella che è l’attuale configurazione della struttura.

Lo stile architettonico è guidato da un gusto lineare e raffinato. L’influsso del neoclassico, infatti, sotto la spinta dello spirito riformatore illuminista, propone modelli di architettura più razionali che rifiutano ogni eccesso. La struttura presenta una sagoma perfettamente simmetrica, leggera ma anche dinamica, guidata dai due elementi verticali dei camini e dal frontone superiore, triangolare, snello e proteso verso l’alto.

La disposizione interna vede al piano terreno i locali nobili della zona giorno, al primo piano la zona notte, al secondo le ampie soffitte che fungono da magazzini/disbrighi.

Tra il 1845 e il 1874 l’immobile subisce diversi cambi di proprietà fino all’acquisto da parte della famiglia Valente nel 1866 che ne sarà proprietaria per 120 anni. Nel 1988 la villa passa alla famiglia Ferrari venendo, però, prima sequestrata (1996) e poi confiscata (2003) per guai giudiziari. Nel 2003 viene quindi acquisita dal Comune di Badia Polesine.

Nel 2016 vengono inaugurate nell’edificio la “Casa della Cultura e della Legalità”, intitolata al polesano vittima di mafia Silvano Franzolin, e la biblioteca “Centro Documentazione Polesano”, gestita dall’Associazione CDP, specializzata in diritti umani, psicologia e psicanalisi.

Percorsi in cui la tappa è presente

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Percorso culturale

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Un viaggio alternativo per vivere la biblioteca a tutto tondo, non solo da dentro, come servizio al cittadino, ma anche “da fuori” alla scoperta di sale con affreschi, colonne, statue e splendidi parchi.