Progettato da Felice Nori e realizzato nel 1935, per essere poi inaugurato solo nel 1938, in occasione del ventennale dello scontro, l’edificio, vagamente ispirato all’architettura romana, si sviluppa su quattro piani, in forma di larga torre a base quadrata e rastremata verso l’alto, con loggette pensili poste all’estremità superiore, che offrono un punto privilegiato di osservazione del territorio circostante. All’interno dell’Ossario sono tumulate le salme, esumate da 120 cimiteri lungo il medio corso del Piave, di 9.325 soldati, di cui solo 6.095 identificati, che persero la vita durante le sanguinose battaglie nell’area circostante la cittadina di Nervesa della Battaglia in particolare durante l’ultimo anno del conflitto. Il Sacrario ospita anche una collezione museale, con materiali e testimonianze sugli eventi bellici tra Piave e Montello, collocati lungo il corridoio anulare al terzo dei quattro piani della torre. Si tratta certamente di una delle grandi emergenze memoriali della Grande Guerra, mèta di continui pellegrinaggi, anche per la collocazione geografica, che rende la struttura facilmente accessibile in tutte le stagioni. A giugno di ogni anno vi ha luogo una cerimonia istituzionale, alla presenza delle autorità civili e militari, per commemorare la Battaglia del Solstizio.

Caddero insieme per la Patria

9.325 caduti