Sacrario Militare di Asiago VI

Eretto tra il 1932 ed il 1936 sul colle del Leiten, l’omonimo Sacrario Militare, opera dell’architetto Orfeo Rossato, venne inaugurato il 17 luglio 1938.

La tipologia del colossale arco quadrifronte, richiamando esplicitamente l’antichità classica, secondo un orientamento commemorativo, di matrice essenzialmente laica, caratteristico del regime fascista, voleva essere anche, nelle intenzioni dell’autore, un omaggio al genio di Andrea Palladio, che tanto contribuì alla trasformazione dell’immagine urbana e rurale nel Cinquecento veneto. Il monumento dialoga così con il territorio circostante, oggi occupato da verdi prati e boschi, ma al tempo della Grande Guerra trasformato in un immenso campo di battaglia; quando iniziarono i lavori, i dintorni erano popolati dai ruderi degli edifici non ancora ricostruiti, come ricorda il celebre scrittore Mario Rigoni Stern, nativo di Asiago. La grandiosa cripta a pianta quadrata ospita i resti di ben 54.286 caduti fra austroungarici e italiani del primo conflitto mondiale, dei quali 12 decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, e 3 del 1940-1945; oltre 33.000 sono gli ignoti. Le salme vi furono traslate dai numerosi cimiteri di guerra disseminati in tutta la zona. All’interno due grandi sale sono adibite a Museo della Grande Guerra. L’esposizione presenta molti reperti e una ricca raccolta fotografica che accompagna il racconto delle vicende belliche del settore montano, dall’Adige al Brenta, nei primi due anni del conflitto; in un’altra sezione sono documentati i fatti del biennio 1917-1918, con particolare riferimento ai combattimenti sul Pasubio, con i grandiosi lavori di organizzazione logistica e di rafforzamento delle difficili posizioni montane, e alla terribile quanto tragica Battaglia dell’Ortigara.


Alla memoria

54.289 caduti

Percorsi in cui la tappa è presente

Sacrari della Grande Guerra nel  Veneto
Percorso culturale

Sacrari della Grande Guerra nel Veneto

Un invito a scoprire o riscoprire un suggestivo pellegrinaggio della memoria, nel territorio veneto, in alcuni luoghi e contesti di grande intensità, attraverso testimonianze importanti sotto il profilo storico e architettonico, esemplari per il forte messaggio di pace, di unione e di fratellanza tra i popoli che a essi è affidato per sempre.