Teatro Stabile del Veneto. Conversazione con il Presidente Giampiero Beltotto

Teatro Stabile del Veneto. Conversazione con il Presidente Giampiero Beltotto

Ci troviamo al Teatro Verdi nel cuore della città di Padova. Inaugurato nel 1751, come teatro lirico, appena vent’anni dopo, inizia ad ospitare anche spettacoli di prosa e ancora oggi ci accoglie con la sua bellezza affascinante. 

Questo è il  luogo in cui  ha sede il Teatro Stabile del Veneto che comprende, oltre al Verdi, anche il Goldoni di Venezia costruito nel 1622, e il Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso fondato nel 1600.

Palcoscenici dove sono passati tutti, hanno emozionato in molti e dove, le storie e le cronache, si sono incrociate e si incrociano con lo Stabile.  Ed è qui, affacciati nello spazio scenico di questo luogo, che abbiamo incontrato Giampiero Beltotto, Presidente del Teatro Stabile del Veneto. 

Una conversazione, che vi invitiamo ad ascoltare, tra luoghi, persone, prospettive per una storia che rappresenta bellezza, fascino e professionalità.

Presidente Beltotto, parlando di professioni all’interno del mondo teatrale cosa possiamo rilevare?
“Ci manca, a mio avviso, una professione importante ovvero chi scrive in forma teatrale che è una figura abbastanza rara in Italia. Per il resto il teatro è come una grande famiglia. Ci sono l’impresario e altre figure più note ma il segreto di un’organizzazione teatrale e che abbiamo i grandi saperi al nostro interno come ciabattini, costumisti, i sarti, gli addetti alle tecnologie e luci che rappresentano la vera ricchezza del nostro patrimonio.”

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possono raccontare il Teatro in un modo diverso?
“Certamente! Il teatro si fa dove si può. Anche sulla piazza virtuale ma anche sotto la pioggia, al freddo e speriamo presto anche nelle nostre sale comode. Mi sia permesso di dire che per troppi anni abbiamo immaginato forme teatrali avulse dal pubblico. Questo non è possibile. Al centro del Teatro c’è sempre il pubblico.”

Quali prospettive ci si deve attendere dal Teatro Stabile del Veneto?
“Con uno sguardo in avanti Venezia deve diventare la capitale internazionale del Teatro Italiano. Le lezioni che ci ha dato la Biennale in questi vent’anni sono state decisive.  Padova deve diventare una grande fabbrica del Teatro,  mentre Treviso deve essere al centro di un terzo polo che si affianchi alle Fondazioni Liriche Sinfoniche“


Ricchezza, percorsi e territori: affianchi a queste tre parole un suo personale pensiero
“Il percorso di questa Regione non può che andare verso la ricchezza del Teatro che è patrimonio di tutto il territorio.”
 

Grazie all'ufficio stampa del Teatro Stabile del Veneto e la Presidente per l'accoglienza e la disponibilità 
intervista completa (ottobre 2020) curata dalla Redazione di Cultura Veneto. 

 

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Data

26/11/2020