Festival del Viaggiatore 2021 e Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo “Un libro, un film”

Festival del Viaggiatore 2021 e  Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo “Un libro, un film”

Festival del Viaggiatore 2021 e  Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo “Un libro, un film”. Il Festival che abita i borghi e i luoghi minori 

Venezia-Lido, Asolo, Bassano del Grappa, Maser, Possagno, Mussolente 4 settembre – 17/19 settembre – 24/26 settembre 2021 

Fuori! è la parola chiave della settima edizione del Festival del Viaggiatore diretto da Emanuela  Cananzi, che dal 4 al 26 settembre propone un’inedita lettura del territorio veneto, tracciando un  percorso sorprendente tra le sue eccellenze turistiche e culturali. Una proposta di viaggio slow che quest’anno invita ad uscire fuori dalle rotte consuete, fuori dagli schemi e dai ritmi abituali, fuori dalle costrizioni, e soprattutto liberamente fuori di casa, per riscoprire con sguardi nuovi la bellezza  e i segreti del Veneto. Una risposta efficace al bisogno di uscire fuori dallo spazio virtuale del web,  rispondendo alla necessità di incontro e condivisione di esperienze fatte in prima persona, in luoghi  autentici.  

Il Festival partirà dal Lido di Venezia e si concentrerà negli ultimi due fine settimana di  settembre (17-19 e 24-26). La direzione di viaggio quest’anno attraversa tre province del Veneto  - Venezia, Treviso e Vicenza - e sei comuni: Venezia Lido, Asolo, Bassano del Grappa, Maser,  Possagno e Mussolente.  

Ogni tappa offre eventi e incontri con viaggiatori d’eccezione, rivelando ville, giardini,  barchesse e palazzi abitualmente preclusi al turista, spesso aperti per la prima volta al pubblico  e talvolta sconosciuti anche a chi vive in quegli stessi luoghi.

Gli ospiti viaggiatori sono trasversali  a diversi mondi: dall’arte al cinema, dallo sport alla letteratura, dal giornalismo all’impresa,  dall’innovazione alla moda, dall’escursionismo al graphic design, dall’artigianato al mondo scientifico, dalla musica all’universo variegato del web.  

Il Festival si è affermato negli anni come una proposta che valorizza il turismo consapevole, attraverso itinerari pensati sia per i viaggiatori “a lungo raggio” che per il turismo di prossimità.  Dimensione più che mai attuale, che dirige l’attenzione verso mete vicine ma al di fuori dalle rotte abituali, capace di offrire esperienze inedite. Ogni tappa è dunque l’occasione per incontrare luoghi  e persone fuori dal comune, in alcuni dei borghi più suggestivi d’Italia.

Donne in primo piano: no woman, no panel, senza donne non se ne parla
l Festival è ideato da due donne, realizzato con uno staff prevalentemente al femminile, dalle giurie  al settore comunicazione: la maggior parte degli incontri ha come protagoniste donne portatrici  di valori fuori dal coro. Una scelta che riconosce nella creatività delle donne risorse e visioni  capaci di dare sostanza all’esigenza di cambiamento costruttivo e fuori dai paradigmi che  percorre la società contemporanea, messa alle corde dallo shock della pandemia. 

Alla ricerca di senso nell’arcipelago dei borghi italiani 
L’urgenza di cambiamento investe la relazione tra città e piccoli borghi, il contesto in cui si snoda  il Festival del Viaggiatore. Complici la crisi climatica e la pandemia, che ha valorizzato il turismo di  prossimità, sempre più spesso i cittadini per uscire fuori dalla standardizzazione delle metropoli si  rivolgono a quell’arcipelago di piccoli comuni dalla forte identità che costituiscono il fascino  dell’Italia. Si delinea così una nuova centralità per le cosiddette “terre di mezzo”, che offrono il  senso della comunità, ritmi di vita più dolci e una bellezza radicata nella storia. E poi, cibo buono  frutto di fertili tradizioni, aria pulita: e orizzonti larghi e profondi per riprogettare il futuro.  

“Il Festival del Viaggiatore ha un cuore di donna che affonda le sue radici nella storia di Asolo, la  città delle tre signore, tre esempi di donne colte, coraggiose, controcorrente – spiega la Direttrice  del Festival Emanuela Cananzi - La Regina Caterina Cornaro di Cipro, capace di trasformare il suo  esilio nell'era d'oro della città, quando il suo cenacolo era frequentato da Pietro Bembo, il Giorgione,  Lorenzo Lotto. Eleonora Duse, la divina, l'attrice più innovativa e passionale della storia del teatro  italiano, che qui volle una casa e il posto per la sua tomba. E Freya Stark, viaggiatrice, cartografa,  colei che lanciò la scrittura di viaggio, unica donna dell'epoca ad esplorare da sola l'oriente, passata  alla storia come la più grande viaggiatrice del '900. Io e mia sorella abbiamo raccolto il testimone di questa storia, e attraverso il Festival del Viaggiatore  lo rilanciamo alle donne e agli uomini di oggi, promuovendo un turismo lento che si fa cultura,  incontro, condivisione, per esplorare in modo diverso il mondo, i luoghi, le relazioni, perché la vita è  un viaggio”. 


Video di presentazione del Festival: 
https://www.youtube.com/watch?v=Tvqv7ADagAE 

Il viaggio partirà il 4 settembre dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia,  dove il Festival del Viaggiatore e il Premio Segafredo Zanetti saranno presentati nello spazio  della Regione Veneto all’Hotel Excelsior. Il percorso si concluderà ad Asolo, borgo incastonato  tra le colline del Prosecco. Un luogo unico, cenacolo di artisti e rifugio di viaggiatori e personaggi  internazionali, da Eleonora Duse a Freya Stark, da Canova a Palladio, da Malipiero a Carlo  Scarpa.  


Il 25 settembre al Teatro Duse di Asolo si svolgerà la Cerimonia conclusiva del Premio Segafredo  Zanetti “Un libro, un film”, condotta quest’anno da Maria Pia Zorzi, giornalista TGR Rai Veneto. 

Nato all’interno del Festival, il Premio SZ è dedicato a opere letterarie segnalate da librerie  indipendenti in Italia e nel mondo e selezionate da esperti. Una giuria di produttori  cinematografici e televisivi premierà le due opere più adatte alla trasposizione sul grande e sul  piccolo schermo.  


La cinquina dei finalisti del Premio Segafredo Zanetti 2021:

  • Cecilia Maria Giampaoli, Azzorre, Neo Edizioni
  • Angelo Carotenuto, Le canaglie, Sellerio
  • Turconi-Radice, La terra. Il cielo. I corvi, Bao Publishing 
  • Marta Zura-Puntaroni, Noi non abbiamo colpa, Minimum Fax 
  • Giuseppe Lupo, Il pioppo del Sempione, Aboca 

“Il Premio Segafredo Zanetti valorizza il legame da sempre fondamentale tra cinema e letteratura – ci racconta Cristiana Paternò, membro del Comitato Scientifico del Premio, fin dalla prima edizione  e vicedirettore di Cinecittà News - In questi anni il Premio ha coinvolto nelle giurie personalità  prestigiose e attente al confronto tra i generi e alla crossmedialità, dai produttori Andrea Occhipinti  e Riccardo Tozzi, ai registi Antonietta De Lillo e Roberto Andò, alla manager culturale e direttore di  Rai Fiction Maria Pia Ammirati, allo sceneggiatore e regista Enzo Monteleone. Il Premio ha contribuito a segnalare il lavoro di scrittori, sia emergenti che consolidati, tra cui Mauro Garofalo,  Donatella Di Pietrantonio, Daniele Mencarelli, Ritanna Armeni, mettendo in risalto la qualità  cinematografica del loro lavoro e stimolando la produzione di adattamenti per il cinema o la tv. Dallo  scorso anno, infatti, il Premio si è aperto anche alla serialità, cogliendo l’evoluzione del mercato  audiovisivo”. 

 

 

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Data

27/07/2021