Corpus collezioni di vetri antichi

Vetri Antichi del Veneto

di Annamaria Larese
Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre (AIHV), 2004, 8°, 300 pp., ill. ( 8 )

Il volume è la prima sintesi sulle forme vitree rinvenute nel territorio dell'attuale Veneto, datate fra il V secolo a.C. e il IV-V secolo d.C.. Molti dei pezzi catalogati sono già presenti nei precedenti volumi della collana Corpus delle Collezioni Archeologiche del Vetro nel Veneto; a questi sono state aggiunte le schede relative a recenti rinvenimenti sia editi sia inediti. Lo studio degli esemplari è organizzato per forme, divise in aperte e chiuse, ordinate dal punto di vista cronologico dal momento iniziale dell'attestazione. Sono presentate le caratteristiche morfologiche e discusse le problematiche inerenti alla funzione, alla datazione, alla diffusione ed, infine, alla produzione. Alla trattazione del tipo sono correlate una tabella, in cui sono riportati gli esemplari pubblicati o inediti di provenienza locale e una carta di distribuzione della forma nel Veneto. La pubblicazione è stata realizzata con il finanziamento della Regione del Veneto ai sensi della Legge regionale 15 gennaio 1985 n° 9 "Promozione di iniziative editoriali riguardanti la storia, la cultura e la civiltà di Venezia e del Veneto".

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Vetri antichi del Museo Archeologico Nazionale di Adria

di Simonetta Bonomi, Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre, 1996, 8°, 252 pp. + XXIV f.t., ill. ( 2 )

Il volume presenta gran parte dei vetri di epoca pre-romana e romana conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Adria.

Più collezioni, di origine e formazione non omogenee ma tutte provenienti sicuramente dal territorio di Adria e, con ogni probabilità, rinvenute in tombe romane, costituiscono la raccolta conservata attualmente al Museo archeologico; le più cospicue sono le collezioni Bocchi e Civica a cui si aggiungono altre due raccolte più modeste, la Raule e la Zanirato acquisite dal Comune di Adria in momenti diversi; prevalgono nella raccolta il vasellame da mensa di uso quotidiano, i balsamari, nonché alcuni singoli pezzi preziosi.

Il Catalogo si articola per forme (balsamari, bottiglie, coppe, piatti, ecc.) con la distinzione della tecnica di fabbricazione. Le 452 schede sistematiche, corrispondenti ad altrettanti reperti, riportano, in analogia con l'altra pubblicazione della stessa collana, l'indicazione dell'inventariazione, della provenienza, dello stato di conservazione, delle misure, della datazione, della tecnica di lavorazione oltre a una sintetica descrizione delle fotografie in b/n. Concludono il volume un apparato di indici e un glossario del vetro antico con la traduzione in lingua inglese.

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Vetri antichi delle Province di Belluno, Treviso e Vicenza

di Claudia Casagrande e Francesco Ceselin
Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre (AIHV), 2003, 8°, 300 pp., ill. ( 7 )

In questo volume sono considerati 328 esemplari vitrei, per lo più di epoca romana ma protostorica e altomedievale.
L'area geografica considerata all'interno di questo studio è molto vasta in rapporto agli altri volumi del Corpus, per la maggior parte dedicati alle collezioni di singoli musei; ne consegue che l'opera in questione ha richiesto un notevole sforzo supplementare e presenta numerose peculiarità. Le collezioni considerate appartengono complessivamente a nove musei del Bellunese (Pieve di Cadore, Belluno e Feltre), del Trevigiano (Vittorio Veneto, Treviso e Montebelluna) e del Vicentino (Bassano del Grappa, Vicenza e Montecchio Maggiore).
Molti reperti appartengono a collezioni civiche ma sono presenti anche vetri riconducibili a contesto. Tra i pezzi di maggior pregio e rarità, la barchetta del museo di Treviso, la lucerna di Vicenza, il cucchiaino in vetro soffiato di Montebelluna; sono presenti anche numerosi bolli. A Treviso, gli autori hanno ricostruito anche numerosi reperti distrutti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Per quanto concerne l'organizzazione del catalogo, sono stati seguiti i criteri utilizzati nei precedenti volumi del Corpus, con qualche minimo aggiustamento necessario per la pubblicazione delle perle romane e altomedievali.

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Vetri antichi del Museo Archeologico Nazionale di Este

di Alessandra Toniolo, Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre (AIHV), 2000, 8°, 228 pp., ill. ( 6 )

Il volume cataloga il materiale rinvenuto soprattutto nelle necropoli presenti attorno all'antica città di Ateste ed attualmente conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Este. Viene evidenziata la preponderante presenza di balsamari, destinati a contenere essenze profumate, che venivano collocati all'interno delle tombe. I reperti sono catalogati con schede secondo l'ordine morfologico degli oggetti. Ogni scheda, oltre alla fotografia in b/n, prevede, per ciascun vetro, i seguenti parametri di individuazione: inventari, provenienza, stato, misure, colore e pasta, tecnica, descrizione, bibliografia, confronti, area di produzione, datazione. Sono fornite anche delle schede che illustrano i corredi tombali completi da cui derivano i vari reperti.

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Vetri antichi del Museo vetrario di Murano

di Giovanna Luisa Ravagnan, Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre, 1994, 8°, 294 pp., ill. ( 1 )

I vetri che vengono presentati in questo volume appartengono alla Sezione Archeologica del Museo Vetrario di Murano a Venezia e provengono dalla tomba di Salizzole (Verona), dalla collezione Loewy e dalle raccolte del Museo di S. Donato di Zara.

Il volume presenta, oltre ad una storia delle collezioni ed alle principali tecniche di lavorazione del vetro, 478 schede sistematiche di tutti i pezzi raggruppati per forme e categoria. Anelli, anforette, balsamari, bicchieri, collane ecc. sono inventariati con la descrizione dell'oggetto, lo stato di conservazione, la provenienza e la datazione, le misure, la tecnica di lavorazione e la fotografia in b/n. Concludono il libro le corrispondenze tipologiche e inventariali e un glossario del vetro antico tradotto anche in lingua inglese.

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Vetri antichi del Museo Civico Archeologico di Padova

di Girolamo Zampieri, Comitato Nazionale Italiano dell'Association Internationale pour l'Histoire du Verre, 1998, 8°, 278 pp. + XXIV f.t., ill. ( 3 )

Il catalogo presenta 340 vetri di età romana conservati presso il Museo Civico Archeologico di Padova. Il nucleo più consistente di essi proviene da Padova ed è riferibile in massima parte alla necropoli scavata nel secolo scorso presso la Stazione Ferroviaria. Un gruppo rilevante proviene da altre aree della provincia (in particolare Montegrotto Terme e Vigorovea). Ci sono poi un gruppo di provenienza sconosciuta, alcuni vetri di provenienza medio-orientale (presumibilmente palestinese) e donazioni recenti.

Le schede descrittive sono corredate da fotografie e raggruppate per tipologia (ampolle, balsamari etc.). Gli apparati comprendono un indice delle corrispondenze inventariali, una bibliografia generale, indici delle provenienze e delle raccolte e un glossario del vetro antico a cura di Annamaria Larese, Gioia Meconcelli Notarianni e Marco Verità, con traduzione in inglese.

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Vetri antichi di raccolte concordiesi e polesane

di Annamaria Larese e Enrico Zerbinati, Comitato Nazionale Italiano dell' Association Internationale pour l'Histoire du Verre, 1998, 8°, 250 pp., ill. ( 4 )

Il volume comprende due cataloghi distinti. Il primo, a cura di Annamaria Larese, illustra 169 vetri conservati del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro; il secondo, a cura di Enrico Zerbinati, dà conto dei fondi delle raccolte polesane seguenti: 1) Accademia dei Concordi di Rovigo; 2) Seminario Vescovile di Rovigo; 3) Mostra archeologica didattica permanente di Villadose; 4) nuclei conservati da poco tempo presso il Museo Nazionale Archeologico di Adria; 5) Museo civico "Baruffaldi" di Badia Polesine; 6) Museo civico di Castelnovo Bariano; 7) Museo civico di Fratta Polesine; 8) Museo civico delle Civiltà in Polesine di Rovigo; 9) raccolta Casalini in Rovigo; 10) raccolta civica di Castelguglielmo; 11) raccolta civica di Melara.

Invariati rispetto agli altri volumi l'articolazione e gli apparati.

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Vetri antichi del Museo archeologico al Teatro Romano di Verona e di altre collezioni veronesi

a cura di Giuliana M. Facchini, Comitato Nazionale Italiano dell' Association Internationale pour l'Histoire du Verre, 1999, 8°, 304 pp., ill. ( 5 ) 

 

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Ultimo aggiornamento: 10-01-2024