I Musei si videoraccontano

Alcuni musei del territorio hanno scelto di farsi conoscere raccontando le loro specificità e il loro valore culturale attraverso video e parole: storie, esperienze, racconti e collezioni a disposizione di tutti i cittadini alla scoperta di un patrimonio unico e singolare. 

Provincia di Belluno

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Museo Etnografico (Seravella di Cesiomaggiore)

Il Museo etnografico di Seravella è collocato in uno scenario suggestivo ai piedi del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. È considerato, a livello regionale, una struttura pilota nel settore dei musei etnografici, soprattutto per le molteplici attività di ricerca e catalogazione condotte nel territorio della provincia di Belluno, nonché per le iniziative di valorizzazione del patrimonio etnografico provinciale. 

Il video racconta le collezione esposte in ogni sezione del Museo e le attività proposte per le scolaresche.

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Rete Museale del Cadore

La Rete Museale Cadore Dolomiti, finanziata nell’ambito del programma Interreg IV Italia Austria "Progetto Ad Museum", è nata nel 2013 per valorizzare il ricco  patrimonio museale locale. Hanno aderito 9 realtà locali, grandi e piccole, per programmare insieme e coordinare le attività di promozione e valorizzazione e per sviluppare l’applicazione di standard di qualità realizzando economie di gestione per raggiungere obiettivi condivisi.
La Magnifica Comunità di Cadore, Ente capofila, è un'antica istituzione, affermata già nel Trecento.

Il video racconta in breve le peculiarità di ciascun museo aderente alle Rete.

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Provincia di Padova

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Museo della Natura e dell'Uomo (Padova)

Il Museo della Natura e dell’Uomo è il più grande museo scientifico universitario d’Italia con un patrimonio di 200mila reperti. Inaugurato nel giugno 2023 nella sede dello storico Palazzo Cavalli, il Museo riunisce le più importanti collezioni dei Musei dell'Università di Padova di Antropologia, Geologia e Paleontologia, Mineralogia e Zoologia e grazie al suo allestimento interattivo coinvolge il visitatore in un'esperienza immersiva nella natura.

Il video mostra gli allestimenti delle sale introdotti dalla Rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli, dal responsabile scientifico del Museo, Telmo Pievani, e dal Presidente del Centro di Ateneo per i musei, Fabrizio Nestola.

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Ex Museo di Antropologia – Università degli Studi di Padova

La collezione racconta la storia dell'uomo, a partire dalle sue origini dalle scimmie africane, attraverso importanti reperti scheletrici di umani preistorici, reperti di interesse archeologico e preziose collezioni etnografiche.

La collezione è stata trasferita nel Museo della Natura e dell'Uomo, inaugurato nel 2023.

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Ex Museo di Geologia e Paleontologia – Università degli Studi di Padova

Il Museo venne fondato nel 1869 per distacco dalla collezione dal nucleo originario del Museo vallisneriano.

La collezione è stata trasferita nel Museo della Natura e dell'Uomo, inaugurato nel 2023.

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Ex Museo di Mineralogia – Università degli Studi di Padova

La collezione, costituita da una ricca quantità di campioni provenienti da giacimenti minerari e metalliferi italiani ed esteri e da ambienti rocciosi alpini, è stata incrementata anche dall'acquisizione delle collezioni Gasser e Bianchi.

La collezione è stata trasferita nel Museo della Natura e dell'Uomo, inaugurato nel 2023.

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Ex Museo di Zoologia – Università degli Studi di Padova

La maggior parte degli esemplari della collezione risalgono al XIX secolo mentre sono pochi quelli attribuibili al nucleo originario del Settecento. Il Museo venne fondato a partire dalle collezioni del professor Vallisneri (1661-1730), con l'aggiunta di reperti zoologici di grande interesse storico e scientifico, dall’olotipo della grande tartaruga liuto, la specie Dermochelys coriacea (Vandelli, 1761), all’importante collezione aracnologica di Giovanni Canestrini (1835-1900). 

La collezione è stata trasferita nel Museo della Natura e dell'Uomo, inaugurato nel 2023.

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Museo Botanico – Università degli Studi di Padova

Il Museo comprende l’Erbario, una serie di collezioni di frutti, semi, modellini, tabelloni didattici, legni, funghi, licheni, e tutto ciò che è collegato al Regno Vegetale. L'anno di nascita ufficiale dell’Erbario è il 1835, quando l’allora Prefetto dell’Orto botanico, Giuseppe Antonio Bonato, prossimo alla pensione, donò tutte le sue raccolte all’Ateneo Patavino. Questo primo nucleo di piante essiccate si è arricchito nel tempo fino a raggiungere oggi più di 600.000 esemplari provenienti da tutto il mondo grazie a donazioni e acquisti avvenuti nel tempo. 

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Museo Didattico di Medicina Veterinaria – Università degli Studi di Padova

Nato a metà degli anni ’90 del secolo scorso, il Museo è costituito da reperti ossei, collezioni e preparati di animali domestici e selvatici, normali e patologici. Nonostante la sua "recente" istituzione, le raccolte sono numericamente e qualitativamente rilevanti. Il Museo è una finestra sul mondo dei vertebrati, ciascuno con le sue caratteristiche di dimensioni, struttura e adattamenti dell’ambiente colonizzato.

Oggi il Museo è inserito all’interno del Dipartimento BCA (Biomedicina Comparata e Alimentazione), utile anche per la didattica degli studenti del Campus di Agripolis. Punto di riferimento sul territorio per scuole, ricercatori, appassionati e semplici curiosi.

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Museo di Storia della Medicina in Padova MUSME (Padova)

Il MUSME, inaugurato il 5 giugno 2015, è già considerato un’eccellenza a livello nazionale. Si tratta di un museo di nuova generazione che racconta, con linguaggio rigoroso ma accattivante, lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della Scuola medica padovana.
In equilibrio tra passato e futuro, il MUSME rivoluziona il concetto di Museo scientifico, coniugando storia e tecnologia: "La medicina come non l'hai mai vista"!

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Museo di Storia della Fisica – Università degli Studi di Padova

La raccolta del Museo propone al pubblico un viaggio attraverso la scienza di ieri e di oggi, dal Rinascimento fino ai nostri giorni: la collezione racconta gli sviluppi del pensiero scientifico e della tecnologia e rappresenta una preziosa testimonianza delle attività di ricerca e didattiche svolte all’Università di Padova nel campo della fisica dal Settecento ad oggi. Gli strumenti narrano le vicende degli scienziati, le loro idee, lo svolgersi dei loro esperimenti e l’intrecciarsi dei contatti che si stabilirono in varie epoche storiche fra l’Università di Padova e la comunità scientifica italiana e internazionale. La raccolta nacque nel 1738 quando venne istituita a Padova la cattedra di filosofia sperimentale, per la prima volta vengono proposte lezioni basate su esperimenti e dimostrazioni: si parla in termini moderni di “fisica sperimentale”.
Il percorso espositivo è illustrato da preziosi strumenti originali, pezzi unici e rarissimi, esperimenti interattivi e simulazioni multimediali.

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Museo di Macchine "Enrico Bernardi" – Università degli Studi di Padova

Nel Museo sono conservati i principali esemplari di motore a combustione interna che hanno segnato la storia motoristica in Europa nella seconda metà del XIX secolo. Tutti i reperti esposti – dal motore atmosferico (1878) alla motrice Pia a semplice e doppio effetto (1882-1884), funzionate secondo un ciclo misto ad azione diretta ed atmosferico, dagli esemplari di motore Lauro a 4 tempi (1887-1896) al carello mono-ruota per sospingere una comune bicicletta (1893), soluzione che anticipa i moderni motoscooter, fino alla vettura a 3 ruote (1894) – sono stati costruiti da Enrico Bernardi.

Nel Museo sono conservati anche alcuni quaderni autografi nei quali Bernardi annotava le sue idee e i risultati delle sue ricerche, insieme ad alcuni disegni di componenti dei motori esposti.

Il Museo, in linea con gli indirizzi più recenti della museologia, consente ai visitatori diversi livelli di lettura: dai filmati video agli approfondimenti tecnici sui singoli reperti esposti mediante l’ausilio di schermi interattivi.

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Museo dell'Educazione – Università degli Studi di Padova

Il Museo dell’Educazione – formalmente costituito nel 1993 come espressione della specifica, secolare vocazione dell’Ateneo di Padova per gli studi storico educativi – venne fondato con l’obiettivo di raccogliere, tutelare, studiare ed esporre i beni culturali relativi alla storia dell’educazione, intesa come fenomeno complesso che si realizza non solo nella scuola ma in tutte quelle istituzioni (famiglia, palestra, chiesa, associazioni) che concorrono alla formazione dell’individuo nell’arco di tempo che va dalla nascita all’ingresso nella vita adulta.

Il Museo, vanta oggi un patrimonio tra i più ricchi d’Europa, e raccoglie libri e giocattoli, foto e quaderni, sussidi didattici e arredi scolastici, registri e pagelle, diplomi di laurea e papiri, inchiostri e pennini scientificamente selezionati per documentare come, dall’Ottocento ad oggi, le giovani generazioni siano state “educate”.

Attivo nella didattica destinata agli studenti universitari, si propone, da sempre, come laboratorio didattico per le scuole di ogni ordine e grado organizzando visite guidate e laboratori.

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Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte - Università degli Studi di Padova

Il museo universitario di antichità ed arte, nato per volere di Carlo Anti ed attualmente ospitato presso le moderne sale di Palazzo Liviano realizzate da Giò Ponti, trae origine da alcune opere della collezione della famiglia Mantova Benavides (Padova, sec. XVI). Acquisite agli inizi del XVIII secolo dal naturalista Antonio Vallisneri, giunsero in Università nel 1733 per donazione. Nel corso del tempo, le raccolte furono arricchite da numerosi reperti, molti dei quali provenienti da donazioni o acquisizioni di collezioni private quali Neumann, Gorga, Merlin e Lazzarini, altri da scavi nel territorio o in deposito da altri Musei/Istituzioni.

In un continuo dialogo tra antico e moderno, all'interno del museo è conservato anche un archivio storico che racconta il lavoro dell'archeologo, a cui sono state affiancate nuove tecnologie che permettono di riscoprire sonorità antiche.

Oggi l’area espositiva è organizzata in 4 sezioni principali e 14 sale.

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Magia della Visione. Storia del Museo del Precinema (Padova)

Il Museo del Precinema di Padova rappresenta un unicum nel panorama dei musei non solo italiani e, per la varietà degli oggetti esposti, incanta quasi fosse una Wunderkammer (camera delle meraviglie).

È stato fondato dalla studiosa e collezionista Laura Minici Zotti nel 1998 ed è ospitato presso palazzo Angeli in Prato della Valle, di proprietà del Comune di Padova che collabora nel mantenere vivo questo museo straordinario.

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Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori (Abano Terme)

Nel 1979, Donato Sartori, figlio di Amleto, fondò il Centro Maschere e Strutture Gestuali che, nel dicembre 2004, inaugurò il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori. Il museo custodisce le opere dei due artisti, abilissimi scultori proiettati verso la ricerca dei valori della maschera teatrale e artistica, e la loro prestigiosa raccolta di maschere provenienti da tutto il mondo.

Il video racconta l'importanza della maschera nel teatro utilizzando le opere presenti nella collezione del Museo.

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Museo dei Pianoforti antichi (Arquà Petrarca)

Il video illustra la collezione di pianoforti dal XVIII e al XX secolo di famosi costruttori tedeschi, inglesi, francesi ed italiani. Sono presenti fortepiani e pianoforti a coda, a tavolo, verticali e di altre forme inconsuete che appartengono in parte alla Fondazione Musicale Masiero e Centanin ed in parte provengono da collezioni private.

Nel Museo è esposta anche una collezione di stampe antiche a soggetto musicale di alcuni famosi incisori del periodo compreso fra il XVI e il XIX secolo, fra i quali Amman Jost, William Hogarth, Aveline, Bartolozzi, Remondini, J. G. Wille, Dequevauviller, Rops. Le stampe raffigurano ritratti di musicisti e musicologi, personaggi reali e mitologici legati alla musica, strumenti musicali antichi, suonatori di strumento, scene di concerti e accademie musicali.

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Museo del Volo al Castello di San Pelagio (Due Carrare)

Inaugurato il 20 settembre 1980, grazie all’impegno della Famiglia Avesani Zaborra, proprietaria della struttura, e di Maria Fede Caproni, il Museo del Volo è situato all’interno del Castello di San Pelagio e negli ampi spazi esterni. Il Castello sorge a Due Carrare in provincia di Padova. Il Museo ripercorre l’evoluzione del volo umano attraverso sezioni tematiche dedicate ai primi studi sul volo con i miti, i precursori, i pionieri e l’evoluzione delle macchine volanti: mongolfiere, dirigibili, aeroplani, idrovolanti e mezzi spaziali.

Una sezione di rilievo è stata riservata al più leggendario raid aereo di tutti i tempi: il Volo su Vienna di Gabriele D’Annunzio ideato e realizzato al Castello di San Pelagio.

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Provincia di Rovigo

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Musei del Polesine

Nell' ambito del progetto ministeriale MuSST #2, 26 istituzioni del Polesine hanno dato il via ad un sistema integrato di valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Il video racconta la ricchezza storico-artistica del Polesine combinando immagini del territorio all'ovidiana narrazione del mito di Fetonte, ambientato in queste terre: un viaggio tra i principali musei del rodigino alla scoperta di collezioni, manufatti archeologici e dipinti conservati.

Consulta la pagina del progetto MuSST

Guarda i video della playlist MuSST #2 | Pollicinum

Museo dei Grandi Fiumi (Rovigo) - Museo Civico della Laguna sud (Chioggia)

Il Museo dei Grandi Fiumi, inaugurato nel 2001, è ospitato all'interno degli spazi dell'ex Monastero Olivetano di San Bartolomeo (XIII sec.). La sua istituzione punta alla valorizzazione del territorio del Polesine, collocato trai i fiumi Adige e Po.

Il percorso espositivo illustra le peculiarità archeologiche, etnografiche e culturali della provincia di Rovigo in 5 diversi periodi storici, dall'Età del Bronzo al Rinascimento attraverso un allestimento innovativo: alle tradizionali sequenze di vetrine e reperti sono state affiancate ricostruzioni virtuali e installazioni multimediali, ambientazioni scenografiche, diorami e plastici.

Vedi il sito del museo dei Grandi Fiumi

Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin (Taglio di Po)

Il Museo regionale della Bonifica di Ca' Vendramin è stato realizzato nell'ex impianto idrovoro dismesso verso la fine degli anni Sessanta del Novecento, con lo scopo di tramandare l'azione svolta dall'attività di bonifica nel prosciugare paludi e acquitrini e nel mantenere vivibili aree in continuo equilibrio tra terra e acqua, consentendo la convivenza della conservazione ambientale con l'indispensabile sviluppo economico della gente del Delta.

All'interno del complesso di edifici, è possibile ammirare gli antichi macchinari costituiti da caldaie a vapore e da pompe centrifughe utilizzati a seguito della costruzione degli impianti agli inizi del 1900 per il prosciugamento del bacino dell'isola di Ariano, visitare la vecchia officina a servizio degli impianti e delle macchine consorziali e l'archivio storico degli enti di bonifica che si sono succeduti nel territorio del delta del Po. Presso il museo, inoltre, si è costituito un centro studi, destinato a "Laboratorio Internazionale Delta e lagune".

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Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare (Bergantino)

Il Museo è stato istituito nel 1999 all'interno dell'antico Palazzo Strozzi di Bergantino, comune con una lunga storia legata alla tradizione dello spettacolo viaggiante e al mondo della Fiera e del Luna Park. 

Il percorso museale racconta la storia delle giostre, dei giochi e degli spettacoli itineranti dal Medioevo ad oggi, alternando fotografie, stampe e dipinti a oggetti d'epoca, rari strumenti musicali dell'Ottocento e modellini di giostre perfettamente funzionanti. Il Museo si occupa anche di ricerca e documentazione di queste tradizioni, incrementando di anno in anno il proprio archivio fotografico e documentario.

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Provincia di Treviso

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Museo Toni Benetton (Mogliano Veneto)

Il museo Toni Benetton nasce nel 2000 dalla volontà della famiglia Benetton di mantenere vivo lo spirito con cui il Maestro aveva acquistato Villa Marignana: raccogliere le proprie opere e renderle fruibili ed accessibili. Il Museo ha sede a Marocco di Mogliano Veneto in provincia di Treviso ed ospita i capolavori di Toni Benetton, scultore del ‘900 che scelse il ferro come mezzo privilegiato del suo linguaggio.

La collezione del Museo comprende le opere giovanili e si estende fino alle ultime produzioni, collocate anche nell’immenso e suggestivo Parco di Villa Marignana Benetton. Qui, in uno spazio di oltre 20.000 mq, tra alberi secolari, sono più di sessanta le opere, tra cui le Macrosculture, che accompagnano il visitatore in questo “sentiero” culturale.

Percorrere le sale del Museo e passeggiare tra Arte e Natura nel Parco offre l’intensa esperienza di un viaggio nella storia personale e professionale del Maestro Toni Benetton.

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Museo Nazionale Collezione Salce (Treviso)

Il Museo Nazionale Collezione Salce conserva la più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia. La collezione fu donata allo Stato italiano dal trevigiano Ferdinando "Nando" Salce (1877-1962) che raccolse nel corso della sua vita circa 25.000 pezzi. Il museo dispone di due sedi (i complessi di Santa Margherita e San Gaetano) dove vengono esposti a rotazione i materiali nell'ambito di mostre temporanee a carattere monografico o tematico.

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Provincia di Venezia

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Collezione Peggy Guggenheim (Venezia)

Un angolo d’arte e quiete nel cuore di Venezia. Immergetevi nell’atmosfera della Collezione Peggy Guggenheim, dimora di una grande collezionista del XX secolo, e scoprite i capolavori di Kandinsky, Picasso, Dalí, Magritte, de Chirico, Giacometti, Pollock e tanti altri maestri del Novecento.

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Museo Archeologico Nazionale (Venezia)

Il Museo è nato alla fine del Cinquecento a seguito della donazione alla Repubblica Serenissima della collezione di scultura antica da parte del Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani. Ospita sculture greche e romane, bronzi, ceramiche, gemme e monete, iscrizioni, antichità egizie e assiro-babilonesi, frutto di secoli di collezionismo, di viaggi e potente testimonianza del rapporto di Venezia con l'Antichità.

Per le scuole (dalla III elementare all'università), l'ingresso al museo e alle attività didattiche pensate dallo staff è gratuito, previa prenotazione e consegna della lista dei partecipanti su carta intestata della scuola.

Diversamente dai comuni visitatori, le scuole accedono da un ingresso diverso: il video infatti si rivolge soprattutto agli insegnanti per spiegare loro come raggiungere il museo senza perdersi nei meandri di Piazza San Marco.

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Museo Archeologico Nazionale di Altino

Il museo, inaugurato all'interno di un complesso rurale ristrutturato, sede della Risiera locale dal 1880, è situato presso la vasta area archeologica in cui si sono sviluppati dapprima l'abitato preromano e poi la città romana di Altinum. Le sale ospitano oltre 2000 reperti che raccontano come vivevano, dove abitavano, cosa scrivevano, come onoravano gli dei e i defunti le popolazioni locali, dai primi altinati veneti ai residenti della piena età romana, in un itinerario crono-tematico.

Il video mostra l'allestimento del museo con i reperti rinvenuti dagli scavi condotti sul territorio.

Vedi il sito del museo

Museo del Merletto (Burano - Venezia)

Il museo è stato inaugurato nel 1981 nel palazzetto del Podestà già sede della storica Scuola dei Merletti di Burano fondata nel 1872 dalla contessa Andriana Marcello per recuperare e rilanciare questa tradizione secolare. Sono esposti oltre 100 preziosi esemplari della ricca collezione della Scuola e importanti testimonianze della produzione veneziana dal XVI al XX secolo. Il museo offre anche la possibilità di osservare dal vero le tecniche di lavorazione proposte dalle merlettaie, depositarie di quest'arte e presenti in sede al mattino, e di consultare la documentazione storico-artistica conservata in archivio.

Il video mostra immagini d'epoca della Scuola, alcuni merletti esposti e il lavoro quotidiano delle maestre merlettaie all'interno del museo.

Vedi il sito del museo

Museo Civico della Laguna sud (Chioggia) - Museo dei Grandi Fiumi (Rovigo)

Il Museo civico della Laguna sud San Francesco Fuori le Mura espone collezioni archeologiche ed etnografiche di ambito lagunare. Inaugurato nel 1997 ed ospitato in un antico convento d'impianto trecentesco, si sviluppa su tre piani che ripercorrono la storia della città di Chioggia dall'epoca preromana ai nostri giorni.

Al secondo piano sono esposti reperti di cantieristica e marineria locale, appartenenti a collezioni private.

Vedi il sito del museo Civico della Laguna sud di Chioggia

Provincia di Verona

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Museo di Castelvecchio (Verona)

Situato all'interno del più importante monumento militare della signoria scaligera, il Museo Civico di Castelvecchio ospita capolavori italiani e veronesi di età medievale e rinascimentale provenienti soprattutto dalle chiese soppresse con i decreti napoleonici e armi risalenti al XIV-XVII secolo. 

L'allestimento è stato curato dal grande architetto Carlo Scarpa dopo una sapiente attività di recupero dell'intero complesso. 

Vedi il sito del museo

Museo Lapidario Maffeiano (Verona)

Il Museo Lapidario Maffeiano, sorto nel cuore di Verona intorno alla metà del Settecento grazie all'appassionato lavoro dell'erudito Scipione Maffei (1675-1755), è una delle più antiche istituzioni pubbliche museali europee. 
Raccoglie al suo interno lapidi, vere "antichità parlanti", fonte primaria ed insostituibile di conoscenza della storia, capaci di narrare direttamente i fatti del passato agli studiosi.

Nel video, la Dottoressa Margherita Bolla racconta la storia del museo e descrive il contenuto di incisioni realizzate su alcune lapidi esposte.

Vedi il sito del museo

Museo Archeologico al Teatro Romano (Verona)

Il Museo Archeologico, ospitato nell'ex convento quattrocentesco dei Gesuati, raccoglie ed espone materiali prevalentemente di età romana rinvenuti a Verona e nel territorio circostante e oggetti di proveniente anche lontane appartententi a collezioni costituite soprattutto dal Settecento in poi.

Nel video, la Dottoressa Margherita Bolla racconta la storia del museo e sìdescrive alcuni reperti esposti.

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Museo degli affreschi "G. B. Cavalcaselle" alla tomba di Giulietta (Verona)

Il Museo sorge nell'area di un complesso conventuale del XIII secolo. Sono esposti affreschi di epoca medievale e moderna staccati e "strappati" dalle pareti di palazzi e di chiese della città tra il XIX e il XX secolo.
Il giardino ospita un lapidario che raccoglie iscrizioni e sculture di provenienza veronese comprese tra il X e il XVIII secolo.

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Provincia di Vicenza

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Museo Civico della Ceramica Giuseppe De Fabris (Nove)

Famoso sin dal Settecento per la produzione di ceramiche artistiche, il comune di Nove ha inaugurato il Museo della Ceramica nell'aprile del 1995, ricavato nell'elegante sede di Palazzo De Fabris, che fino a qualche anno fa ospitava il locale Istituto d'Arte per la Ceramica. 

Il Museo si propone come luogo di studio e di incontro per quanti vogliano conoscere o approfondire l'arte della ceramica: nell'area espositiva, sono presenti oggetti donati principalmente da privati cittadini e collezionisti che mostrano l'evoluzione della ceramica dall'inizio del Settecento ai giorni nostri mentre nell'aula didattica predisposta si tengono corsi di decorazione rivolti ai giovani ceramisti.

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Museo della Grappa Poli (Bassano del Grappa, Schiavon)

Il Poli Museo della Grappa, frutto di una lunga ed appassionata ricerca, è un atto di riconoscenza della Famiglia Poli nei confronti della Grappa. Lo scopo del Museo, composto dalle sedi di Bassano del Grappa e di Schiavon, è quello di diffondere la cultura della Grappa e di trasmettere le conoscenze sulla distillazione anche ai non addetti ai lavori.

Da oltre un secolo, la famiglia Poli produce Grappa e distillati con un antico alambicco in rame, portando avanti un obiettivo: far capire e apprezzare la fatica, la tenacia ma soprattutto l'Amore racchiuso in un distillato, un Amore totale per la propria arte, per il proprio mondo, un Amore senza il quale nessun risultato sarà mai possibile.

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Museo Naturalistico Didattico Patrizio Rigoni (Asiago)

Il Museo conserva ed espone testimonianze naturalistiche relative al territorio dell'Altopiano dei 7 Comuni ed è stato fondato nel 1999 grazie alla passione e alle donazioni del Maestro Rigoni.

Il suo obiettivo è fornire alle scuole di ogni ordine e grado servizi, materiali e opportunità formative, anche attraverso supporti multimediali, e diventare punto di riferimento culturale per i cittadini e i turisti dell'Altopiano di Asiago per le tematiche relative alle scienze naturali. 

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Ultimo aggiornamento: 15-01-2024