statua femminile / Hora dell'Autunno / età romana/ sec. I d.C.

Hora dell'Autunno

Descrizione

La scultura ritrae una figura femminile stante, che poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre avanza la destra. Le braccia sono piegate, la destra meno dell'altra, a sorreggere un panno in cui si raccolgono fiori e frutti, quali melograni e uva. La figura, dal delicato volto dall'ovale pieno, è caratterizzata da una stretta fronte quadrangolare, da grandi occhi appena rivolti verso l'alto, in cui iride e pupilla sono marcati, da un naso diritto e una bocca dalle labbra sottili, appena socchiuse. Sul capo porta i capelli distinti in due bande laterali mediante una scriminatura centrale e raccolti sul retro. Essi sono legati da una tenia spessa e liscia. Indossa un chitone aderente e trasparente dalle maniche corte. Esso scende fin oltre le caviglie scoprendo appena i piedi, che indossano calzature delicate.

Dettagli

Tipologia

Beni Archeologici

Collocazione specifica

Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa

Localizzazione geografico-amministrativa attuale

VENEZIA (VENEZIA)

Materia tecnica

marmo/sbozzatura/scalpellatura/ lisciatura

Misure

cm. 126

Definizione culturale

ambito romano/ produzione urbana

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MUSEO DI PALAZZO GRIMANI
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MUSEO DI PALAZZO GRIMANI

A due passi da campo Santa Maria Formosa, nel cuore di Veneza, sorge Palazzo Grimani, gioiello rinascimentale decantato in passato da viaggiatori, artisti e diplomatici. Il palazzo viene offerto oggi ai visitatori in tutta la sua stupefacente bellezza dopo quasi trent'anni di restauri.Sotto la regìa di Giovanni Grimani, raffinato mecenate, un tradizionale fondaco del Medioevo, sorto per esigenze mercantili, venne trasformato a metà Cinquecento in un originalissimo palazzo a corte colonnata, capolavoro architettonico senza pari in città, secondo la "maniera" romana e fiorentina, l'avanguardia artistica dell'epoca. Il risultato è uno scrigno principesco, sontuosamente decorato con stucchi e affreschi, alla cui realizzazione contribuì una élite di artisti, da Sansovino a Palladio, da Giovanni da Udine a Francesco Salviati.Una dimora storica che è meraviglioso museo di se stessa, ricca di pavimenti a pastellone veneziano illuminati da cromatismi pompeiani, preziosi marmi policromi, volte magnificamente affrescate, una scala a chiocciola attribuita a Palladio e soprattutto una tribuna, dove trovava la sua collocazione ideale una celebre collezione d'archeologia - famosa in tutta Europa e in seguito donata alla Repubblica di Venzia -, disposta scenograficamente in questo sontuoso museo di famiglia ideato da Giovanni. Le allegorie e gli emblemi delle decorazioni raccontano anche l'appassionante e drammatica vicenda personale di quest'ultimo, processato per eresia e infine prosciolto dal Concilio di Trento.Gli splendidi ambienti accolgono oggi, oltre a una selezione di opere archeologiche e pittoriche, il polittico con le Visioni dell'aldilà, capolavoro di Hieronymus Bosch, nonché mostre ed eventi, in un fecondo dialogo con le più varie tendenze dell'arte moderna e contemporanea.Nel sito “Meraviglie di Venezia. Tesori sacri e profani nell’area di S. Marco” realizzato dalla Regione del Veneto nell’ambito del Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio culturale condiviso – SHARED CULTURE, potete fare un tour virtuale nella tribuna Grimani come è adesso.In un’altra sezione del sito potete invece ammirare la Tribuna così come era nel XVI secolo con la collezione di statue antiche raccolte dai Grimani prima che quest’ultima venisse donata allo Stato Veneziano e, trasferita nell’Atrio della Biblioteca Sansoviniana, divenisse lo Statuario Pubblico della Serenissima cioè il nucleo originario delle collezioni dell'attuale Museo Nazionale Archeologico di Venezia. (...)