altorilievo / Mithra tauroctono / secc. II/ III d.C. (fine/inizio)
Mithra tauroctono
Il rilievo era murato in una torre di Palazzo Venezia, a Roma, sede degli ambasciatori veneziani nell'Urbe; esso giunse a Venezia per volontà di Girolamo Zulian, al termine del suo mandato di ambasciatore della Serenissima a Roma. A suggerirgli l'acquisizione per la sua collezione fu probabilmente lo scultore Antonio Canova.
Il rilievo è da considerarsi opera di una bottega romana, come indicano il tipo di marmo lunense e la provenienza cinquecentesca del pezzo, educata nella tradizione classico-ellenistica del periodo tardoantoniniano-severiano. Esso rientra nella tipologia indicata da Leroy Campbell (Type I) e può essere confrontato con altri esempi marmorei di provenienza romana che sembrano ispirarsi a uno stesso modello o cartone di bottega, di cui due sono conservati, rispettivamente, presso il Virginia Museum of Fine Arts di Richmond e lArt Museum dellUniversità di Princeton; a questi si aggiungono anche i tre rilievi conservati a Roma, presso il Museo di Conservatori, Villa Doria Pamphilj e il Museo Torlonia.