stele / II secolo a.C.

Stele funeraria fatta realizzare dal padre Kleandrides, figlio di Hieromnemon, per i figli Kleandrides ed Alkimachos e per sé.

Descrizione

Stele quadrangolare in marmo pario con grande riquadro all'interno del quale è rappresentata una scena di banchetto, con tre figure adagiate sulla kline, le cui teste sono andate perdute; davanti ad esse si trova una trapeza, presumibilmente imbandita, ma interessata da una serie di sbrecciature che ne impediscono la visione completa; a sinistra della kline è rappresentata una figura femminile seduta su un sedile di cui resta una gamba ben tornita; a sinistra è presente una piccola ancella recante un cofanetto, mentre a destra un coppiere che attinge il vino da un cratere a colonnette; dietro quest'ultimo, su due ripiani, figurano quattro vasi conviviali; in corrispondenza dell'angolo superiore destro è raffigurato un cavallo e, specularmente, è presente un albero attorno al quale si avvolgono le spire di un serpente.

Dettagli

Tipologia

Beni Archeologici

Collocazione specifica

Musei Civici di Treviso - sede di Santa Caterina

Localizzazione geografico-amministrativa attuale

TREVISO (TREVISO)

Materia tecnica

marmo pario

Misure

cm 78 x 124 x 13

Definizione culturale

ambito culturale greco

Link scheda estesa

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I Musei civici di Treviso comprendono tre sedi museali attualmente in parte in corso di ristrutturazione. La sede dell'ex convento dei Servi di Maria detto di Santa Caterina ospita la Galleria d'arte medievale, rinascimentale e moderna e la Sezione archeologica permanente. L’archeologica integra nell'esposizione le importanti collezioni civiche con i ritrovamenti emersi dai più recenti scavi scientifici in città. Vi sono documentati 100 mila anni di presenza e attività umane tra le Prealpi, il Piave e il Sile, fino alla formazione e allo sviluppo del centro urbano di Treviso; dalla preistoria (paleolitico medio - mesolitico - neolitico) alla età del ferro veneta, alla romanità. La Galleria d'arte sviluppa un percorso di opere mirato in particolare a mettere in luce la produzione artistica della città e del suo territorio, fra il XIV e gli inizi del XIX secolo: lavori di artisti e botteghe artigiane del ’300 e del gotico internazionale, tavole e oli su tela del Rinascimento veneto - Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Capriolo, Paris Bordon, Tiziano, Pozzoserrato, Jacopo Bassano -, grandi teleri seicenteschi da San Teonisto - Pietro Muttoni detto della Vecchia, Bartolomeo Scaligero, Padovanino- , ritratti, vedute e soggetti allegorici del ’700 veneziano e del Classicismo e Romaticismo - Ricci, Tiepolo, Rosalba Carriera, Guardi, Appiani, Hayez, Ippolito Caffi, Luigi Querena. Nella ex chiesa, oltre alle pareti affrescate - Giovanni da Bologna, Gentile da Fabriano - sono visibili gli affreschi staccati del famoso ciclo delle Storie di Sant’Orsola, capolavoro di Tomaso da Modena, del 1355 circa, salvati nel 1883 dalla chiesa di Santa Margherita, grazie all'indomito Luigi Bailo, fondatore nel 1879 dell'istituzione museale trevigiana. (...)